lunedì 16 ottobre 2017

FARE TEATRO NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

Si può fare teatro con i bambini piccoli? Certo, anzi, il teatro è un istinto innato nei bambini. Ovviamente non parliamo di teatro in termini di dialoghi a memoria, testi, autori prove... ma in termini di GIOCO.
 

Un insegnante della scuola dell’infanzia quali attività di espressione può organizzare concretamente con i bambini della propria classe, rispettando questa dimensione ludica?

1. Intanto raccontare storie. Utilizzando le intonazioni della voce e le espressioni facciali per rendere più coinvolgente la narrazione.

2. Coinvolgere i bambini nella narrazione, favorire l’interazione, farli partecipare. Per esempio, invitandoli a eseguire suoni onomatopeici quando la storia li richiede (se non ci sono li potete mettere voi nella storia): versi di animali, sbadigli, starnuti, espressioni di sorpresa: ooohhh.

3. Incoraggiate i bambini a raccontare loro stessi la storia in modo drammatizzato, cioè interpretando i personaggi. Questo avverrà piuttosto spontaneamente se metterete a loro disposizione accessori e oggetti (mantelli, corone, cappelli, ecc). Anzi, tenete sempre a disposizione un baule (o uno scatolone) magico, che quando si aprirà, pieno di costumi e oggetti da mettere e scambiare, sarà il baule magico che darà inizio ogni volta a una nuova storia.

4. Favorite i giochi di ruolo. Immaginare di fare la spesa al mercato o andare al negozio è un classico.

5. Proponete i giochi imitativi. Per cominciare si può giocare imitando gli animali, che i bambini osservano volentieri sia dal vivo (quando è possibile), sia attraverso documentari e cartoni animati. Si può così invitarli prima in gruppo, poi individualmente, a imitare un gatto, una tigre, un canguro, una ranocchia, un passerotto, una scimmietta, un cagnolino, un serpente... non solo con i versi, ma riproducendo anche le andature e i comportamenti. Per coinvolgere ancora di più i partecipanti si può prendere esempio dal gioco dei mimi e invitarli, dividendoli in squadre, a indovinare l’animale rappresentato dagli esponenti della squadra avversaria.

Questo lavoro non va finalizzato alla preparazione di spettacoli, ma nella realtà capita, anche nella scuola dell’infanzia, di dover allestire delle piccole recite (come a Natale, o per il saggio di fine anno). Se non si possono evitare (o magari se ai bambini stessi fa piacere), si può cominciare la preparazione per tempo (ce ne vuole molto, mesi prima) e trovare soluzioni alternative al classico copione da mettere in scena. E magari utilizzare quello che è scaturito dalle improvvisazioni stesse dei bambini, valorizzando così la loro creatività. L’importante è che tutto rimanga sempre, rigorosamente, categoricamente… un gioco. 



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