domenica 8 ottobre 2017

5 ALTERNATIVE ALLA RECITA A MEMORIA


Quando si parla di fare teatro con i bambini nella scuola, s'intende un percorso formativo di laboratorio non finalizzato principalmente a creare futuri attori, ma a fornire strumenti di espressione-comunicazione preziosissimi per la crescita globale.
Capita però di affrontare anche il discorso spettacolo-esibizione. La fatidica recita di Natale, per esempio, o il saggio di fine anno.

Mettere su uno spettacolo basandosi su un copione con battute da imparare a memoria è decisamente impegnativo, soprattutto se il tempo per prepararsi è troppo poco, se non si possono prevedere molte prove o se i bambini sono troppo piccoli. Che si fa allora?
Ecco cinque alternative alla classica recita a memoria.

1. La lettura scenica, dove l'insegnante legge una storia e i bambini partecipano con le azioni, con qualche piccolo dialogo o battuta, con semplici coreografie su musica. Con i loro costumini magari, con oggetti, luci, commenti sonori sarà tutto più bello. È la soluzione ideale per coinvolgere i piccoli della scuola dell'infanzia.

2. La lettura scenica fatta interamente dai bambini (quelli un po' più grandi, che sanno già ovviamente leggere), che può alternare le parti lette a piccoli inserti recitati, a scenette e movimenti coreografici.

3. Uno spettacolo che preveda anche parti registrate. Qui ci vuole l'aiuto della tecnologia, in particolare un computer con un programma per registrare la voce e fare un semplice missaggio. Sono strumenti alla portata di tutti, molti li sanno utilizzare (o conoscono qualcuno che li possa aiutare). Si tratta di distribuire intelligentemente un copione dedicando alcune parti alle voci registrate, e altre con parti a memoria. Se ben fatto, il risultato può essere molto suggestivo. Si alleggerisce l'impegno della memoria e il rischio di scene mute. Ma attenzione: i bambini non dovranno muovere le labbra in playback sulle registrazioni! Non vi venga nemmeno in mente. Durante le parti registrate, si possono inscenare le azioni o movimenti coreografici, immaginare scene simboliche. Questa forma di rappresentazione mista, registrata e dal vivo, richiede un po' d'esperienza di regia e di gusto per la messinscena.

4. Concerto di canti intervallati da letture o piccole scenette. L'impegno di memoria e prove è limitato e quindi non richiede tempi lunghissimi di preparazione. Discorso a parte per l'aspetto musicale, che dipende dal livello dei bambini: se fanno regolarmente educazione musicale, se sono abituati già a cantare e se hanno già un repertorio di riferimento. È una forma di rappresentazione molto utilizzata: per chi si sente più ferrato in musica, è sicuramente una buona soluzione.

5. Per i veri tecnologici: invece dello spettacolo dal vivo, realizzate un video. Potreste riprendere i momenti di lavoro, di attività, le improvvisazioni, i racconti dei bambini. Potete fare le riprese anche con smartphone o tablet (alcuni hanno buonissime videocamere). Naturalmente questo richiede un minimo di montaggio, e con gli appositi programmi, al computer, non è così difficile farlo. Attenzione: per le norme di sicurezza e di privacy il video con i bambini richiede le autorizzazioni scritte dei genitori. Non dimenticatelo.

6. No, erano cinque, abbiamo finito.
Beh, se intanto avete trovato l'idea che fa per voi, buon lavoro! Se manterrete sempre come priorità le esigenze dei bambini e condurrete correttamente le attività, anche lo spettacolo potrà diventare un'occasione di crescita, di valorizzazione e di gratificazione. 


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