Non dovremmo pensare al teatro a scuola solo in vista delle recite natalizie o di fine anno, ma come un lavoro lungo e continuo, come uno spazio e un tempo i cui tutti possano esprimersi secondo la propria personalità.
Possiamo cominciare da semplici improvvisazioni guidate (che non necessitano di alcuna attrezzatura tecnica), adatte alla scuola dell'infanzia e finalizzate a esercitare in particolare l'espressività corporea, la coordinazione del movimento, il ritmo. Ecco per esempio delle improvvisazioni a tema che prendono spunto dall’inverno, in modo da stimolare l’espressività corporea e facciale insieme all’acquisizione di contenuti relativi alla stagione in corso. È necessario disporre di uno spazio libero, abbastanza ampio da accogliere tutti i partecipanti e permettere loro di muoversi liberamente. Questo tipo di esercitazioni non solo preparerà i bambini a eventuali esibizioni nell’ambito di rappresentazioni teatrali, ma li aiuterà moltissimo nel gestire il proprio corpo nello spazio, a esprimere le emozioni, a comunicare e interagire con gli altri.
È la nebbia!
Ecco un gioco di azioni e gestualità guidate. Invitando i bambini a immaginarsi in un ambiente completamente invaso dalla nebbia, si potrà giocare in particolare sul “vedere e non vedere”, “vedere lontano”, “vedere vicino” e sperimentare le reazioni del corpo nel cercare di ovviare all’affievolimento momentaneo di uno dei cinque sensi. Tutte le frasi che l’insegnante dirà, dovranno essere mimate e ulteriormente sviluppate. Naturalmente tra un suggerimento e l'altro bisogna dare il tempo ai bambini di improvvisare gesti, azioni, movimenti, espressioni.
Stamattina i bambini del paese si sono alzati dal letto, si sono lavati il viso, le orecchie, i denti... si sono soffiati il naso con il fazzoletto... si sono pettinati con cura e poi si sono affacciati alla finestra. (Finge di aprire una finestra) Vediamo un po’... (Finge di affacciarsi e di guardare fuori) Ma... ooohhh, che strano! Non riescono a credere ai loro occhi! E infatti se li stropicciano ben bene diverse volte! Ma... cos’è? Non si vede niente da qui a lì! Che succede? Aaahhh, sì, io ho capito... e voi? È... la nebbia! La nebbia che come un velo copre ogni cosa e non ci fa vedere un granché. Bisogna stare attenti, perciò! Quando usciamo, attenti a dove mettiamo i piedi... camminiamo lentamente... potremmo andare a sbattere contro qualcuno! O contro un palo! Se dovesse succedere... ahi ahi che male! Allora facciamo tutti attenzione... procediamo con prudenza... mani avanti per capire se c’è un ostacolo davanti a noi. Ecco... un albero! Spostarsi! Non si vede ancora niente... attenzione ai sassi, si può scivolare! Dobbiamo svoltare l’angolo... conviene appoggiarsi al muro per non sbagliare... Oh, meno male, la nebbia si sta lentamente diradando... si vede sempre meglio, sempre più lontano... Oh, finalmente, la nebbia è andata via! Ecco là la scuola! Forza, andiamo!
Il tutto deve avvenire lentamente, assecondando reazioni, commenti, integrazioni dei bambini e possibilmente seguendo anche nuove soluzioni da loro suggerite.
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