Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell'Acqua: per ricordarci ogni anno che l'acqua è un bene prezioso e progressivamente diventa più scarso. E viene inquinato senza pietà.
Quanto ne siamo realmente consapevoli?
In alcune zone del pianeta si consumano già conflitti per il controllo delle risorse idriche, e nel futuro quest’elemento è destinato a divenire sempre più strategico e preminente persino rispetto all’attuale interesse per il controllo del petrolio.
Ancora troppi negazionisti pensano che non ci sia questo rischio e sorridono quando si parla di desertificazione e di tracollo ambientale. Sarebbe bello: gli studi più seri però ci dicono il contrario. E quindi c'è poco da stare allegri.
Il World Water Day nell'edizione del 2017 punta l'attenzione soprattutto sul problema delle acque reflue da ridurre, depurare e
riutilizzare, basandosi su uno degli obiettivi sostenibili dell'Onu: «migliorare entro il 2030 la qualità dell'acqua eliminando le discariche, riducendo l'inquinamento
e il rilascio di prodotti chimici e scorie pericolose, dimezzando la
quantità di acque reflue non trattate e aumentando il riciclaggio e il reimpiego sicuro a livello globale». L'intento principale è rendere accessibile l'acqua potabile a più popolazioni possibili.
Cosa può fare ognuno di noi?
Nel nostro piccolo, nella vita di tutti i giorni, possiamo almeno adottare semplici comportamenti che contribuiscano a ridurre i consumi idrici e l'inquinamento. Per esempio:
• Preferiamo la doccia al bagno: permette di consumare meno acqua. Usiamo
con parsimonia shampoo e saponi e possibilmente scegliamo quelli meno
inquinanti.
• Quando ci laviamo le mani e i denti, non lasciamo sempre aperto il rubinetto, ma facciamo scorrere l’acqua solo quando serve.
• È preferibile usare lavatrici e lavastoviglie quando sono a pieno
carico: ciò permette di risparmiare grandi quantità di acqua.
• Possiamo annaffiare le piante del nostro terrazzo anche con l'acqua utilizzata per lavare la frutta e la verdura.
• Non gettiamo nello
scarico del lavandino o nel WC oli e grassi di cucina. Un litro di
olio può inquinare un milione di litri di acqua.
• Usiamo detersivi biologicamente degradabili, mantenendo
comunque il dosaggio il più basso possibile.
• Non usiamo il WC come
pattumiera, gettando rifiuti solidi o sostanze tossiche. Questi
creano problemi alla rete fognaria, andando ad aumentare i costi
della depurazione.
• Non gettiamo alcun tipo
di rifiuto (bottiglie, vasetti, ecc.) nei mari, nei fiumi, nei laghi,
sulle spiagge: non sono discariche!
Il valore dell'acqua e i bambini
Chi lavora nel campo educativo ha la responsabilità di sensibilizzare i bambini a un approccio nuovo nei confronti dell'ambiente: non più di sfruttamento delle risorse, ma di rispetto e salvaguardia. Con l'assoluta convinzione che dalla salute e dalla sopravvivenza dell'ambiente dipendano anche la salute e la sopravvivenza dell'uomo.
Le modalità con cui i più piccoli recepiscono più facilmente stimoli e messaggi sono quelle che si inseriscono nel loro vissuto e nel loro immaginario, intervenendo anche a livello emotivo.
Qui di seguito, i link riportano a pagine con filastrocche, storielle e leggende sul tema dell'acqua, da poter utilizzare a scuola e a casa.
Gocciolina gocciolina
Dalla sorgente, al cielo, al mare: il ciclo dell'acqua in rime e strofe.
Filastrocca dell'acqua
Dov'è l'acqua? Dove c'è la vita, lei non può mancare...
Il lamento dell'acqua
Un'antica leggenda palestinese: un sultano, il suo visir e l'acqua che bollendo canta e piange nel pentolone.
Tutti in rima, quanto facili saranno? Quanti sono i bambini che indovineranno?
Per chi invece lavora con i più grandini, ecco una storia che parla di acqua, d'ambiente e anche d'amore e coraggio: Ondina, un tesoro in una nuvola, spettacolo teatrale e musicale da mettere in scena con i ragazzi (opera vincitrice del Premio Nazionale Gianfranco Merli per l'Ambiente 2009).